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A E
L’ArtE
dI EssErE
L’opera Psyché et l’Amour di Francois Gérard scelta per questa copertina,
oltre a introdurci al tema centrale del primo numero, contiene numerosi
elementi distintivi di ciò che desideriamo diventi questo luogo.
La farfalla come simbolo di avvenuta trasformazione, come richiamo a
un cammino evolutivo verso la nostra vera essenza. Il passaggio da bruco
a farfalla idealizza molto bene il dischiudersi alla vita, il riconoscersi
nella propria bellezza di esseri spirituali e l’abbandonarsi alla gioia del
volo. Il volo, altra immagine di grande forza evocativa. C’è una frase
che mi segue piacevolmente da mesi ricordandomene la bellezza. “Chi
s’aggrappa al nido non sa cos’è il mondo”. Questo frammento iniziale
di una poesia, scritta da un bambino durante la sua permanenza nel
campo di concentramento di Terezìn, è un potente e luminoso invito al
volo. Un volo che ci porta ad andare oltre, a scoprire noi stessi e la vita,
e il senso di entrambe. Vorrei conservare questa frase come costante
monito per il viaggio che faremo insieme (la farfalla in copertina ci
aiuterà, ancor più marcatamente, ad imprimerlo in memoria).
Ecco ora che anche la parola Essere, parola scelta come impronta
guida della nostra rivista, si inquadra nel suo signifcato più profondo:
questo spazio è e sarà costantemente un invito a Essere. Tanto da
elevarlo a un’Arte. Perché in fondo un’arte lo è davvero. E la rivista sarà
uno spazio dove lettori e autori potranno esercitare insieme questa arte
dell’essere, questo atto creativo di consapevolezza, questo volo fuori
dal nido e verso noi stessi.
Il tutto in un’atmosfera delicata e armonica, come quella che traspare
dai delicati volti del dipinto di Gérard. L’abbraccio aggraziato e gentile
dell’angelo è un abbraccio che idealmente estendiamo a tutti voi.
Il direttore editoriale
Riccardo Geminiani
“Chi si aggrappa al nido
non sa cos’è il mondo”
L’ArtE
dI EssErE
L’opera Psyché et l’Amour di Francois Gérard scelta per questa copertina,
oltre a introdurci al tema centrale del primo numero, contiene numerosi
elementi distintivi di ciò che desideriamo diventi questo luogo.
La farfalla come simbolo di avvenuta trasformazione, come richiamo a
un cammino evolutivo verso la nostra vera essenza. Il passaggio da bruco
a farfalla idealizza molto bene il dischiudersi alla vita, il riconoscersi
nella propria bellezza di esseri spirituali e l’abbandonarsi alla gioia del
volo. Il volo, altra immagine di grande forza evocativa. C’è una frase
che mi segue piacevolmente da mesi ricordandomene la bellezza. “Chi
s’aggrappa al nido non sa cos’è il mondo”. Questo frammento iniziale
di una poesia, scritta da un bambino durante la sua permanenza nel
campo di concentramento di Terezìn, è un potente e luminoso invito al
volo. Un volo che ci porta ad andare oltre, a scoprire noi stessi e la vita,
e il senso di entrambe. Vorrei conservare questa frase come costante
monito per il viaggio che faremo insieme (la farfalla in copertina ci
aiuterà, ancor più marcatamente, ad imprimerlo in memoria).
Ecco ora che anche la parola Essere, parola scelta come impronta
guida della nostra rivista, si inquadra nel suo signifcato più profondo:
questo spazio è e sarà costantemente un invito a Essere. Tanto da
elevarlo a un’Arte. Perché in fondo un’arte lo è davvero. E la rivista sarà
uno spazio dove lettori e autori potranno esercitare insieme questa arte
dell’essere, questo atto creativo di consapevolezza, questo volo fuori
dal nido e verso noi stessi.
Il tutto in un’atmosfera delicata e armonica, come quella che traspare
dai delicati volti del dipinto di Gérard. L’abbraccio aggraziato e gentile
dell’angelo è un abbraccio che idealmente estendiamo a tutti voi.
Il direttore editoriale
Riccardo Geminiani
“Chi si aggrappa al nido
non sa cos’è il mondo”
