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“QUANDO LA SAGGEZZA NASCE DAI DENTI” di Luigi Mondo e Stefania Del Principe

“QUANDO LA SAGGEZZA NASCE DAI DENTI” di Luigi Mondo e Stefania Del Principe

di Luigi Mondo e Stefania Del Principe

Alla stregua della medicina psicosomatica anche la dentosofia sa che il corpo, attraverso i sintomi, rivela traumi, emozioni trattenute e altri squilibri tendenzialmente nascosti.
I “papà” della dentosofia si chiamano Rodrigue Mathieu e Michel Montaud, due medici francesi che da anni interpretano il linguaggio simbolico dei denti come una vera e propria chiave di lettura per comprendere la psiche di una persona.

Iniziò tutto così… quasi per caso
Montaud, un medico chirurgo dentista di origini francesi, deluso dalle ordinarie procedure dentistiche che avrebbero richiesto l’estrazione di molti denti dalla bocca del figlio, a causa di una malocclusione, scoprì quasi per caso un piccolo apparecchio di caucciù, ideato negli anni Cinquanta dai professori Soulet e Besombes, e mai avrebbe immaginato che dal quel momento la vita di suo figlio e di centinaia di altri pazienti sarebbe cambiata drasticamente – non solo promuovendo un allineamento quasi perfetto dei denti, ma rendendo le persone più equilibrate a livello psichico e fisico.
Come era possibile tutto questo?
Prima di tutto è bene precisare cosa si utilizza per portare equilibrio. Montaud usa, come accennato in precedenza, un piccolo apparecchio di caucciù che chiamatp “Attivatore plurifunzionale”. Questo apparecchio non ha assolutamente l’aspetto di quelli utilizzati dai dentisti tradizionali, ma assomiglia più ai paradenti usati dai pugili.
È questo suo materiale morbido, che permette di poter “mordicchiare” l’attivatore al fine di creare un equilibrio tra denti e cranio, a giocare un ruolo determinante.
Detto equilibrio è fondamentale, perché qualora le ossa craniche non fossero ben formate o posizionate, cambierebbe anche la postura di una persona che comporta tutta una serie di conseguenze negative sul fisico e la psiche.
Nei bambini i risultati sono incredibili. Già dopo pochi mesi si possono vedere denti e mandibola perfettamente dritti e allineati. La velocità di raddrizzamento dei denti è, spesso, più veloce degli apparecchi tradizionali normalmente utilizzati dai dentisti.
Ma allora, vi starete chiedendo, come mai con gli apparecchi normali non si ottengono gli stessi risultati? Il motivo è semplice: questi ultimi spostano i denti in maniera totalmente meccanica senza considerare il fondamentale equilibrio denti-cranio-mandibola.

Deglutizione corretta e respirazione nasale per promuovere il benessere fisico
L’attivatore ideato da Montaud promuove anche il giusto posizionamento della lingua e la respirazione nasale.
«Oggi, molti problemi di salute, si sa, derivano dalla lingua non posizionata naturalmente nello spot linguale (in alto, nel palato, dove si sento quelle piccole “rughette” dietro ai denti superiori frontali) e dalla respirazione orale che affatica non di poco il cuore e induce a tutta una serie di disturbi dell’apparato respiratorio, tra cui otiti, tonsilliti recidivanti, tracheiti eccetera – spiega il dott. Francesco Santi, medico dentista che da anni cura con successo i suoi pazienti grazie alla dentosofia – A livello della bocca, invece, la respirazione orale non permette all’osso mascellare di svilupparsi correttamente e aumenta l’affollamento dei denti.
Altri deficit vengono indotti dalla deglutizione scorretta. Deglutiamo circa 2.000 volte al giorno fornendo una notevole compressione alle ossa del palato. Se lo facciamo soprattutto da bambini riusciamo ad allargarlo correttamente in maniera da far spazio a tutti i denti. Se non lo facciamo il nostro palato tenderà a ridursi sempre di più con tutte le conseguenze che questo comporta».

La deviazione della mandibola
Una deglutizione scorretta, un contatto sbagliato tra le due arcate dentarie, sono tutti fattori che possono portare allo spostamento fisiologico della mandibola. È facile comprendere che se la malocclusione dei denti porta a spostare la mandibola, quest’ultima sposterà l’assetto del cranio.

E cosa accade se si sposta anche il cranio?
«Succede che cambierà anche la postura; meccanismo che per altro avviene anche se si tende a masticare sempre da una parte sola – sottolinea il dottor Santi – Se per esempio una persona masticasse sempre a sinistra si potrebbe notare come la mascella sia spostata verso destra e la mandibola a sinistra. La prima evidenza sarebbero poi le tensioni a livello craniale e un aumento della muscolatura dalla parte sinistra della testa. Quindi, a mano a mano che il tempo passa, questo rafforzamento muscolare tende a far “cadere” la testa verso la spalla sinistra. Ma il corpo per star bene tenterà di compensare: il cervello ordinerà quindi al nostro corpo di raddrizzarsi. Ma come fare in quelle condizioni? Semplice: eserciterà una maggiore pressione sulla spalla destra che tenderà ad abbassarsi…».
Il corpo tende dunque a compensare in qualche modo questi squilibri. Il problema tuttavia è che in questo modo s’innesca tutta una catena di tentativi di compensazione.
Infatti, «ora interverrà un secondo problema: come risolvere il fatto che le spalle non sono più parallele con il resto del corpo? La risposta è la rotazione del bacino per allineare spalle e bacino. E così si continuerà tutta la vita, con posizioni compensatorie, se non risolve il problema direttamente alla fonte – aggiunge Santi – Le conseguenze possibili di questo “attorcigliamento” posturale sono tante: scoliosi, lordosi, cifosi, cefalee, emicranie e così via».

Apri la bocca e ti dirò chi sei
Per il dentosofo tutto può essere un segno rivelatore: denti troppo distanziati, carie continue, mancanza di spazio nel palato, bruxismo, problemi all’articolazione temporo –mandibolare eccetera. Queste disfunzioni sono nient’altro che la palese evidenza di uno squilibrio interiore che va dal semplice rapportarci agli altri a dei veri e proprio blocchi psicologici. Come una reazione a catena lo squilibrio dei denti con il passare del tempo interessa anche il fisico, dando, in primis problemi di tipo posturale.

Denti larghi: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare
Chi ha troppo spazio fra i denti sicuramente è una persona molto aperta e vivace ma può anche arrivare ad avere mancanza di coerenza interiore. Se sono i due incisivi ad avere troppo spazio, essendo il simbolo del modello femminile e maschile, è possibile che si fatichi a unire questi due archetipi non riuscendo a trovare un buon punto di incontro tra la nostra parte femminile e maschile. Questo, a lungo andare, può portare anche a conflitti nella coppia.

Bimbi con “palettoni”? Troppa Tv e videogame
Secondo Renzo Ovidi medico dentista e dentosofo, non è un caso se sempre più bambini sviluppano i classici “palettoni” nell’arcata superiore.
Incisivi storti o canini superiori prominenti, secondo Ovidi, si riscontrano molto spesso nei “figli della Playstation” (per i quali ha dedicato anche un libro dall’omonimo titolo, edito da Terranuova Edizioni). Si tratta di bambini molto sedentari che dopo essere stati tutto il giorno a scuola non passano più, come un tempo, il pomeriggio a correre e giocare in cortile, ma più semplicemente si siedono davanti a un Tv, un computer o appunto una Playstation.
I canini simboleggiano la forza fisica che si esprime attraverso il contatto diretto con i coetanei, l’affetto e il senso di appartenenza; conducendo una vita sedentaria non c’è più la possibilità di muoversi e confrontarsi con il gruppo, causando così squilibri interiori oltre che fisici.

Prediligi passato o futuro?
La mandibola è il simbolo del nostro futuro, mentre la mascella del passato.
Se queste non combaciano significa che abbiamo qualche problema con la nostra visione del mondo. Se per esempio abbiamo molta forza di volontà però siamo anche grandi sognatori o non mettiamo mai in pratica le nostre idee e i nostri pensieri, rimanendo ancorati a “un futuro migliore”, avremo un mento particolarmente in avanti. Chi, al contrario, ha la mascella più avanti della mandibola, probabilmente sarà una persona molto creativa dotata di poco senso pratico. Un problema che viene accentuato dai denti “a coniglietto”.