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Premio Internazionale ARTESPIRITO

EDIZIONE 2014 – REPUBBLICA DI SAN MARINO, 27-28-29 GIUGNO 2014

San Marino si veste di spiritualità e creatività con ArteSpirito

Tavole rotonde, seminari, proiezioni cinematografiche, concerti, mostre e tanto altro in compagnia di noti protagonisti del panorama artistico-culturale. A San Marino, la prima edizione di ArteSpirito firmata da grandi nomi: Brontis Jodorowsky, Gianluca Magi, Franco Battiato, Silvano Agosti, Franco Mussida, Massimo Gramellini e Gabriele La Porta.

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Nell’incantevole scenario urbano dei giardini e del cinema Turismo di San Marino, ha preso vita la prima edizione della rassegna internazionale “Artespirito”, tre giorni di eventi (tavole rotonde, seminari, proiezioni cinematografiche, concerti, mostre) dedicati al rapporto tra creatività e spiritualità, che hanno visto protagonisti alcuni dei nomi più noti del panorama artistico-culturale internazionale.

Arte di Essere è stata protagonista nella realizzazione di questo grandissimo evento, assieme alla Repubblica di San Marino.

La rassegna si è aperta venerdì 27 giugno con il vernissage “Artisti Dentro” dedicato alle opere pittoriche realizzate in carcere da Domenico Morelli, ad anticipare quello che poco dopo sarà il tema conduttore di questa prima giornata del festival, e cioè l’importanza delle attività creative in carcere, tema al centro di una tavola rotonda che ha messo a confronto alcuni grandi personaggi, tra i quali Steven Ellis, artista di fama internazionale.

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Eccezionale chiusura di serata con la proiezione del film “La Danza de la Realidad” di Alejandro Jodorowsky, alla presenza di Brontis Jodorowsky, attore protagonista e figlio del regista, che al termine ha dialogato con il pubblico sulle tematiche del film, rivelando anche retroscena interessanti e regalando perle assolute di saggezza.
Molto ricco il programma di sabato 28 giugno, che ha proposto sin dalla mattina diversi incontri alternatisi sia sul palco del Turismo che nei suggestivi spazi esterni (anfiteatri e giardini). Dalla conferenza del professor Gianluca Magi sul “Gioco dell’Eroe”, alla conversazione con Franco Mussida sul “Progetto CO2”, storico chitarrista della PFM, che ha realizzato all’interno del carcere di Rebibbia sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana.

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Nel tardo pomeriggio di sabato, uno dei momenti clou di questa rassegna, quello cioè che ha riunito sul palco sette importanti personaggi che hanno saputo coniugare al meglio la ricerca artistica e creativa con quella spirituale. Intervistati dal giornalista Sergio Barducci in diretta, gli artisti premiati si sono riuniti tutti insieme sul palco (ad eccezione di Gramellini, in video), mentre le autorità della Repubblica di San Marino hanno conferito un riconoscimento a Franco Mussida (Arti visive), Silvano Agosti (Cinema), Franco Battiato (Musica), Massimo Gramellini (Giornalismo), Alejandro Jodorowsky per mano del figlio Brontis (Teatro), Gabriele La Porta (Televisione), Gianluca Magi (Letteratura).

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Franco Battiato è stato poi protagonista assoluto della serata del sabato, con la proiezione in anteprima del suo nuovo film “Attreversando il Bardo”. “Il Bardo – spiega Battiato – è lo stato della mente dopo la morte, quando la coscienza è separata dal corpo”. Prima del film si è svolta un’introduzione con lo stesso autore siciliano e Gianluca Magi.

 

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Si è tornati a parlare del rapporto tra arte e spiritualità la domenica mattina nel corso di una stimolante tavola rotonda che ha visto protagonisti lo storico ex direttore di Rai Notte, Gabriele La Porta, il regista Silvano Agosti e Gianluca Magi. Nel pomeriggio poi seminari (ancora La Porta e Agosti), incontri e musica, e chiusura della tre giorni con la proiezione del film “N.P. Il Segreto” alla presenza del regista Silvano Agosti.

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L’evento, nato da un’idea di Riccardo Geminiani e Francesco Mazzarini, e coordinato da Palma Crudi per conto della Segreteria di Stato Istruzione e Cultura, con la collaborazione dell’Ufficio Attività Sociali e Culturali e dell’Aasp, ha visto come partner le Segreterie di Stato per il Turismo e per la Giustizia, la rivista “L’Arte di Essere” e l’associazione culturale “La Farfalla Filosofale”.

 

Vi proponiamo ora dei brevi passaggi tratti da alcuni di questi eventi:

SABATO 28 GIUGNO

GIANLUCA MAGI E FRANCO BATTIATO

ANTEPRIMA AL FILM “ATTRAVERSANDO IL BARDO”

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Magi: Sono felice di parlarvi di questo film, che ancora non ho visto, ma è come se l’avessi già visto. Perché io Franco l’ho conosciuto circa 13 anni fa, in occasione della mostra “Misticismo di Oriente e di Occidente”, con il compianto Gabriel Mandel Khan, e mi presentai a Franco come un autista, e non so se grazie alla sagacia di Franco, o il mio stile di guida larvale, riuscì a capire che non ero un autista e mi raccontò un suo sogno, che aveva come protagonisti dei monaci tibetani. Quindi l’argomento iniziale con cui ci siamo conosciuti fu proprio il Bardo, il Bardo Todol, che è un testo tibetano ed è la salvazione attraverso l’osservazione dello stato intermedio, e quindi è curioso a distanza di 13 anni ritrovarsi a parlare di questo film che ha avuto un processo di incubazione piuttosto lungo. E mi fa anche piacere parlare di questo tema perché la nostra società è tanatofobica, dannatamente, ha proprio il tabù della morte. Fate questo esperimento, iniziate a parlare attorno a un tavolo, mentre cenate o pranzate, della morte dei partecipanti al banchetto, i partecipanti inizieranno a toccare ferro… o altro!

La prima cosa che mi viene in mente è il mangiare in modo smodato, che è un atto di esorcismo dela morte. Quando si mangia oltremodo…

Battiato: …cresce la pancia…

Magi: …cresce la pancia, ma anche altro. Cresce anche un’equazione alimentare inconscia, più mangio, più rimango attaccato alla vita. Questo è proprio un atto di esorcismo della morte.

 

 

DOMENICA 29 GIUGNO

GABRIELE LA PORTA, SILVANO AGOSTI E GIANLUCA MAGI

TAVOLA ROTONDA – L’INTELLIGENZA SPIRITUALE

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La Porta: Il discorso sull’intelligenzia e lo spirito è un discorso molto antico, ma non è mai stato direttamente citato. Per esempio siamo sicuri di conoscere il vero significato della parola intelligenza? Perché deriva da inte-lleggo, leggo dentro di te. Scruto dentro di te, ti osservo, entro in comunicazione con te. E devo dire che nel corso dei secoli la libertà per quanto riguarda la spiritualità, non si è mai attuata fino in fondo. Se non calcando degli schemi ben precisi e che fatalmente diventavano sempre simili a sé stessi. L’intelligenza vista da questo punto di vista non è una comprensione, ma è di fatto un modo di vivere in maniera substanziale, un modo di vivere ravvicinato. Ma non è assolutamente una scoperta, è qualcosa che viene attuato, è qualcosa che si celebra, è qualcosa che si sente dentro, è qualcosa che si sente nello stomaco, è qualcosa che può essere uno strumento straordinario di estasi, anche, ma l’apparato si muove intorno all’intelligenza. Non siamo parlando, in questa fase, di intuizioni pure, che aprano il sesamo della comprensione. Stiamo parlando di qualcosa che razionalmente viene studiato o accettato, ma è soltanto una parte. E allora, quale sarà il resto? Silvano?

Agosti: Il resto è tutto il resto. Come si dice, ogni cosa per me è tutto, quindi le cose sono un po’ da esaminare. Io penso che un tempo la figura del medico, per esempio, era un personaggio che doveva usare la sua intelligenza per leggere dentro le persone, per verificare le malattie, ecc. Poi questa figura è stata frantumata, è stato inventato il cardiologo, specializzato nel cuore, l’epatologo, specializzato nel fegato, il neurologo… e si verifica il fatto che magari il cardiologo sa tutto sul cuore, ma non sa nulla della mente. E allora anche l’intelligenza… io penso che ogni termine va rispettato nella sua integrità. Qualsiasi cosa sia l’intelligenza spirituale è contenuta già nell’intelligenza, quindi io parlerei semplicemente di intelligenza, distinguendo soltanto una cosa: che c’è un’intelligenza umana, una animale, negli oggetti… ma è sempre intelligenza.

 

FRANCO BATTIATO, BRONTIS JODOROWSKY, GABRIELE LA PORTA, GIANLUCA MAGI, SILVANO AGOSTI, FRANCO MUSSIDA, MASSIMO GRAMELLINI

L’ESSENZA DELLE ARTI PERFORMATIVE – INTERVISTA/PREMIAZIONE

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Battiato: Noi siamo divini, non c’è alcun dubbio. Noi esseri umani siamo tutti uguali. Dico tutti. Delinquenti, assassini, siamo tutti uguali. Se tu ti fai fregare, sei un coglione. Allora, le schiere che fanno la pubblicità, queste cose qui… ricordo negli anni ’70 quando c’erano i festival pop, se si vedeva un biglietto di Coca Cola sfasciavano il palco. È chiaro? Oggi contano le cose pubblicitarie, è giusto? Allora, qual è il problema dell’essere umano in questo momento qui, che non vuole usare il suo libero arbitrio. Questo è il problema, quindi siamo influenzati da qualsiasi cosa. Perché vai da una parte all’altra, non sai chi sei. Ancora siamo rimasti al “conosci te stesso”. È impressionante come si possa dimenticare questa superlativa esistenza dell’essere umano, io posso portare a mio favore delle cose incredibili per me, perché ho cominciato a dipingere nel 1990 e tutti i miei amici che venivano a vedermi mi dicevano “guarda che fai pena, perché ti metti a fare una cosa del genere”, perché sono stato creato per diventare un pittore, poi che piaccia o meno, ma sono diventato un pittore, tecnicamente. Usando la testardaggine. Una donna di 75 anni, 5 anni fa si è laureata al clavicembalo, è chiaro? È questo il punto. Gli esseri umani siamo un popolo eccezionale per come è fatto, possiamo raggiungere dei livelli pazzeschi, puoi imparare l’inglese in un mese se vuoi, o il tibetano in due giorni. È un paradosso questo, è difficile, però si può fare tutto.

 

Jodorowsky: Per me la spiritualità è un cammino, siamo tutti d’accordo, non è una cosa che arrivi ad un punto e dopo diventi un Guru o quello che vuoi. Se quello che stai facendo è la tua opera, la tua proposta, prendila. Stai imparando a parlare di quello che stai cercando. Se fai attraverso questa opera, diventa un processo di evoluzione spirituale. Allora c’è l’arte nella spiritualità, altrimenti c’è il dogma. Che quello che mi è piaciuto tanto qui, è bellissimo, tu hai parlato della tua esperienza, tu della tua, tu hai proposto una cosa da fare… infatti è vero che la spiritualità è legata a qualcosa da fare, non è parlare, non è qualcosa di intellettuale. È per quello che l’arte… scrivere un libro non è una ispirazione e scrivo, è un lavoro metodico. Per fare musica si deve scrivere, un libro, una poesia, si struttura, si pensa, è un lavoro veramente immenso. Allora è un’azione. Ho letto un piccolo libro di un rabbino del XVII secolo, il rabbino Lahman, che dice una cosa che mi è piaciuto molto: “quello che è più vicino alla beatitudine dell’anima e un buon grosso, profondo, sospiro”. Aaaahh.

Poi dopo di questo sei capace di pensare e di dire quello che non eri capace di pensare e di dire.

 

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SERVIZIO CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE

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Articolo a cura di: Redazione di Arte di Essere
Foto: Vittoria Arlotti (c)
Video: Canale Youtube Guruspirituale